
Incurante se qualcuno assisterà mai alla mia perpetua danza, sciolgo la mia anima al ritmo della tua dolce musica...perdermi e fondermi in te...null'altro... finché un giorno, aprendo il carillon, si dirà " Guarda la ballerina... è la melodia stessa ".
Tu, divino compositore, doni alla mia anima la sinuosità di una piuma, e mi fai volteggiare sulle note di quella melodia che un tempo era solo dolore...Come dalla ferita di un' ostrica prende vita la perla, così da un requiem è scaturita una danza di lode.
Con il vestitino di tulle bianco, giro e rigiro tutt'intorno come mariposa sul fiore, disegnando candidi cerchi invisibili, bramanti di avvolgere chi allo spettacolo s'appressa...
Non smetterò di danzare la tua soave sinfonia...neanche quando, esauste, le punte dei piedi appariranno consumate....anche allora, nascondendo il dolore dietro un timido sorriso, continuerò a volteggiare. Perpetuamente.
La tua piccola ballerina.
Angelik@mente
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